RITRATTO DI UN EVERGREEN: LO STIVALE

Se è vero che gli stivali hanno origini antichissime, prevalentemente maschili e militari (ad es. i soldati Sumeri, gli antichi Greci, Romani e Bizantini) è altrettanto vero che la loro evoluzione non si è mai fermata portando (previ alcuni accenni precedenti ad un utilizzo femminile) nell’800 al diffondersi dello stivaletto da donna, allacciato e di altezza al polpaccio, che si sviluppò poi in una forma più lunga (in particolare per l’equitazione) e man mano con un tacco più alto e con punte più fini. Un momento di grande fulgore è però quello degli anni ’60 in cui l’affermarsi della minigonna nel panorama dell’abbigliamento femminile, crea un connubio perfetto con lo stivale ad altezza ginocchio, quasi a costituire un bilanciamento fra le due lunghezze, equilibrio che si perde nel decennio successivo, in cui la sperimentazione diventa totale, assumendo forme sempre più varie, bizzarre e, a volte, esasperate.

Ed è così che oggi ci vengono proposti sulle passerelle delle ultime sfilate: divertenti, stilosi e praticissimi perché facili da abbinare con qualsiasi outfit, dai jeans, ai miniabiti, alle gonne di tutte le lunghezze. Disponibili nelle più svariate declinazioni, dal morbido - adatto ad ogni tipologia di gamba (Alberta Ferretti, Acne Studios, Gucci, Myvi) all’aderente - perfetto per chi ha gambe e caviglie sottili (Kenzo, CafèNoir), con tacco a rocchetto (Marques' Almeida), a spillo (Braschi), a scultura (Roberto Cavalli) oppure flat (Tom Ford) o con zeppa (Gareth Pugh), in tinta (Etro) o a contrasto, sono un vero must have per questa stagione.

E anche per quanto riguarda i materiali la scelta è davvero ampia, sono infatti presenti all’appello il gettonatissimo suede, che strizza l’occhio agli anni ‘70 (Santoni, Braschi, Adeam, Etro, Diesel Black Gold, Stuart Weitzman, Hermes, Moncler, Jimmy Choo, Aquazzura, Saint Laurent, Balmain), il velluto (Andrew Gn), la vernice (Aalto, Amina Muaddi, Rodarte, Zinko, Mariella Burani), la pelle (Bora Aksu, Diesel Black Gold, Giorgio Armani, Jakubowski, Phillip Lim), la pelliccia (Stuart Weitzman, Prabal Gurung), il vitello o il capretto (Chanel, Chloé) e perfino il jersey versione calza, super comodo  e pratico (Gianvito Rossi, Loriblu, Angel Chen, Stella Jean, Balenciaga, Lella Baldi).

Le punte abbracciano tutte le varianti: dalla quadrata (Kenzo) alla più affusolata e allungata (Marques’ Almeida, Cividini, Braschi) fino all’arrotondata (Ports 1961, Etro, Chalayan).

Il nero rimane il grande classico (Bora Aksu, Giorgio Armani, Chalayan, Gareth Pugh) e il bianco invece stupisce per il suo candore (Marques’ Almeida, Acne Studios, Roberto Cavalli, GCDS, JW Anderson, Ports 1961), ma sono presenti anche le più originali versioni tartan (Versace, Fendi) o animalier, altra tendenza forte di quest’inverno (Anouki, Laura Biagiotti, Cividini).

Se poi amate i colori non avrete che l’imbarazzo della scelta: in pole position sicuramente il rosso (Angel Chen, Rodarte, Cividini, Ulla Johnson, Jakubowski, Andrew Gn) ma molto presenti anche il blu (Kenzo, Charles Jeffrey), il verde (Ackermann), l’arancione (Aalto ed Hermes), il viola (Braschi) e il rosa (in mix & match di pelle e camoscio per Roksanda).

Ma vediamo un po’ più nel dettaglio quali sono gli stivali maggiormente di tendenza quest’anno: innanzitutto e senza ombra di dubbio i cuissarders (Roberto Cavalli, Natasha Zinko, Giorgio Armani, Zimmermann, Moschino, Adam Selman, Anouki, Ulla Johnson, Tibi, Balmain, Santoni): alti sopra il ginocchio, sono un classico immancabile e intrigante che dona grande femminilità e sensualità, oggi declinati anche nella versione jersey (comoda e divertente) e flat (Birkenstock, Chanel, Belstaff, Acne Studios).

A seguire sicuramente gli stringati (Aksu, Belstaff, Ackermann, Adam Selman): di grande personalità e disponibili in tutte le lunghezze e in tutte le varianti, dal tronchetto, allo scarponcino fino all’anfibio e alla versione over knee.

Grande spazio anche al texano rivisitato in chiave metropolitana (Armani, Philosophy by Lorenzo Serafini, Toga Pulla, Isabel Marant, Fendi, Golden Goose Deluxe Brand), allo stivale da pioggia, pratico ma con stile (Miu Miu, Love Moschino, Guess, Off White, Superga, Prada), e agli anfibi, per un effetto rock ma ricercatissimo (Yamamay, Dr Martens, Antonio Marras, CafèNoir, Frankie Morello, Cesare Paciotti, Aldo, Jimmy Choo). E per finire gli ankle boots, la versione che maggiormente richiama lo stivaletto ottocentesco ma rielaborato in modo super glam e assolutamente fashion (Balenciaga, Ackermann, Givenchy, JW Anderson, Roccobarocco, Proenza Shouler).

Insomma uno stivale è da sempre e per sempre (un po’ come i diamanti), ma se abbiamo bisogno di sognare, lasciamo che il ricordo ci riporti a quando eravamo bambine, mentre qualcuno che ci amava ci raccontava la storia del Gatto con gli Stivali.

Laura Corigliano