L’AUTUNNO /INVERNO 2018 E’ MINI

Fra i trend per quest’autunno/inverno 2018/2019, il ritorno della minigonna è forse uno di quelli che hanno portato maggiormente un pizzico di sensualità e malizia, contrastando il primato del più morigerato e riservato lungo. La minigonna, oltre che alla storia della moda è anche intrinsecamente collegata a quella delle rivendicazioni sociali e dell’affermazione della libertà e individualità femminile (ci fu persino una Lega per le gonne corte alla fine dell’800, proprio per rivendicarne il diritto all’utilizzo) e se ora forse ha un po’ perso queste connotazioni, l’aspetto seduttivo e di affermazione di personalità è sicuramente rimasto. Dopo la prima guerra mondiale fu Coco Chanel che impose sul mercato una gonna di lunghezza sopra al ginocchio, anche se già in precedenza c’erano stati alcuni timidi tentativi nel mondo nel mondo della danza, dello spettacolo e dello sport. Ma è negli anni ’60 che la “mini” vedrà il suo battesimo ufficiale per opera della stilista britannica Mary Quant (anche se non tutti concordano con questa attribuzione) apparendo poi nelle sfilate dell’Alta moda di Pierre Cardin e André Courrèges e divenendo in breve tempo il capo di vestiario più amato e sfoggiato dalle giovani donne, con buona pace dei benpensanti dell’epoca. Il successo della minigonna (e del suo affine, miniabito) crebbe a tal punto da diventare un vero e proprio fenomeno sociale, adottato dal movimento sessantottino e da quello femminista come vessillo della libertà individuale e sessuale della donna e divenendo di conseguenza spesso anche oggetto di critiche e opposizioni durissime (in alcuni Paesi vennero perfino vietate e le donne che le indossavano addirittura denunciate). Dopo più di un decennio di affermazione esponenziale, la mini cominciò a perdere un po’ di “smalto” e in molti pensarono che ormai fosse un capo destinato a scomparire e ad essere sostituito dai più pudici (ma non certo più lunghi) pantaloncini. Invece, pur se non con il successo clamoroso degli anni ’60, la minigonna continuò ad essere, più o meno timidamente, presente negli armadi femminili fino agli inizi degli anni 2000 quando recuperò il posto d’onore sulle passerelle, nello spettacolo (dalle serie televisive più famose al cinema) e nei desideri delle donne di tutto il mondo e di tutte le età. Ed è così che sebbene cambino i tempi, i gusti e le mode anche la minigonna ha dimostrato di essere in grado di “cambiare pelle” e di rigenerarsi per riproporsi anche per il prossimo inverno declinata in mille varianti di colore, tessuti e forme. La troviamo infatti a righe (Genny, Jeremy Scott, Marco De Vincenzo), in versione etnochic (Etro, Aigner), in stile british (Elisabetta Franchi, Versace, Au jour le Jour Aalto, Laura Biagiotti), animalier (Simonetta Ravizza), in pelle (Alexander Wang), con spacco (Self Portrait, Angel Chen, Redemption), in versione plissè (Laura Biagiotti, Versace), con pizzo (Anna Sui), in maglia (Daizy Shely) in versione jeans (Au jour le jour, Ashley Williams) in lattice, in maglia e persino in versione fluo (Sonia Rykiel). E per chi ama questo capo di abbigliamento, che ha davvero segnato la storia della moda e del costume, l’appuntamento è per il 2020 al Victoria & Albert Museum di Londra, dove verrà reso omaggio a quella Mary Quant che dai più viene identificata come la “mamma” della mini, una mostra in cui verranno presentate più di 200 delle sue creazioni.

 Laura Corigliano.

Gonna corta Mangano

 

Gonna corta Liu Jo

 

Minigonna jacquard Pinko 

 

Minigonna LiuJo

 

Gonna corta Elisabetta Franchi