INVERNO RUGGENTE

Se c’è una tendenza capace di scatenare la fantasia degli stilisti e anche un po’ gli istinti è senza ombra di dubbio quella animalier, che quest’anno ha solcato (ma forse è meglio dire cavalcato) le passerelle dell’Alta Moda riaffermandosi come un trend capace di rinnovarsi e riproporsi con la forza e la grinta che lo connotano otticamente ed esteticamente. Dal rigato di zebre e tigri, al maculato di giraffe, ghepardi e leopardi, al tartarugato o pitonato (Balenciaga, Domenico Dolce e Stefano Gabbana, Givenchy, Tom Ford) fino ad arrivare al più tranquillizzante “muccato” di N.21 e Phillip Lim, è tutto un profluvio di total look o accessori in perfetto stile “zoo”, per un impatto che non è sempre così aggressivo e sexy come lo vuole l’iconografia ma riesce anche a stupire con note romantiche e scanzonate inusitate. Il fascino immortale delle pelli risente probabilmente anche dell’istintivo richiamo “forte” e arcaico al senso di protezione (come difesa del corpo dalle intemperie) e a quello della sfida e della sopravvivenza collegato alla caccia con cui venne usato in epoca primitiva. L’utilizzo delle pelli come abbigliamento nel tempo si è poi trasformato e affinato, diventando sempre più di corredo e assumendo, nel corso delle epoche, un carattere di status symbol economico, sociale e religioso (e anche di arredo se pensiamo alle pelli utilizzate come tappeti o come rivestimento delle pareti) per divenire poi un richiamo sexy ed esotico (alla Betty Page) il cui glamour ha stregato, almeno una volta nella vita, qualsiasi donna (e probabilmente qualsiasi uomo). Le mille anime dell’animalier hanno riempito non solo la storia della moda (a cominciare da Dior, passando da Roberto Cavalli e Versace per arrivare a Blumarine, Prada, Victoria Beckham, Gucci, Dolce & Gabbana, Christopher Kane, Altuzarra, etc.) ma anche quella del cinema, del jet set e dei red carpet (indimenticabili nel passato Marilyn Monroe, Ava Gardner, Jackie Kennedy, Liz Taylor, ma anche una giovane regina Elisabetta II, fino alle attuali Cate Blanchett, Rihanna, Taylor Swift, Ivana Trump e Katy Perry – fra le altre - per concludere con le “nostre” Marcuzzi, Blasi, Ventura e Chiabotto). E’ quindi indubbio che questo stile “ruggente” non lasci indifferenti e che abbia una grande personalità, in grado di renderlo intrigante, cool, seducente e raffinato allo stesso tempo, purchè però venga mixato con particolare attenzione, poiché con l’animalier, oggettivamente, il passo falso che può farci scivolare nel volgare può essere davvero dietro l’angolo. L’abbinamento di un solo pezzo “aggressive” con una tinta unita che richiami uno degli spunti di colore può metterci facilmente al riparo da qualche caduta di stile (e quindi bene gonne e pantaloni animalier con t-shirt, pullover, camicie, dolcevita in bianco, rosso, nero, beige, cioccolato, giallo e verde; ottima la scelta di una jumpsuit o di un abito animalier con una giacca o un soprabito dalle nuances più delicate o in tinta unita sopra (e viceversa).Inoltre, evitare spacchi molto profondi (anche se sono di grande tendenza!) su gonne e abiti e optare per gioielli e trucco non eccessivamente appariscenti può aiutare a ottenere un effetto grintoso, seducente - e un filo provocatorio - ma non eccessivo o troppo aggressivo. In questo senso è ottimo anche l’abbinamento fra le scarpe (ce ne sono di tutti i tipi, dalle sneakers di Adidas, Converse, Jimmy Choo e Hogan alle décolleté più glam di John Richmond, Tom Ford e Diane Von Furstenberg) e le borse animal print, magari con un richiamo al cappello e a al foulard. E se spesso ci viene da dire che la vita è ormai diventata una giungla…quest’inverno avremo tutti gli strumenti (almeno dal punto di vista dell’abbigliamento) per affrontarla nel modo più adeguato e grintoso! 

 Laura Corigliano.

 

Tuta Mangano

 

Borsa ecopelle nera Mangano

 

Pochette Blugirl ecopelle

Mini pochette Blugirl