IL FASCINO SOTTILE DEL GESSATO
Se esiste un motivo che riesce ad essere affascinante ed elegante sia per l’uomo sia per la donna questo è indubbiamente il gessato e la moda lo sa talmente bene che, anche per quest’inverno, viene riconfermato come grande tendenza unitamente ad altri tessuti di derivazione maschile (pied-de-poule, tweed e Principe di Galles) ma interpretati in modo estremamente femminile (Temperley London, Emporio Armani, Céline, Fendi, Gucci, Acne Studios, Max Mara).
Il gessato – in inglese pinstripe - (caratterizzato dalla presenza di sottili righe chiare su fondo tendenzialmente scuro: grigio, nero o blu) nasce negli anni ’30 come tessuto da uomo e diventa presto la fantasia must have del manager di successo sia in versione blazer doppiopetto sia come completo in flanella o lana (per l’inverno) e in lino o cotone (per l’estate)
Divenuto simbolo di successo e mascolinità viene adottato dai gangster americani come Al Capone e dal cinema di tutti i tempi che lo ha celebrato come tessuto iconico sia al maschile sia al femminile.
Amatissimo dalle donne – e dagli uomini - di potere (Hillary Clinton, Gianni Agnelli, Letizia Ortiz, Winston Churchill) o di spettacolo (Beyoncè, Blake Lively) il gessato è in grado di donare un look sofisticato, deciso e a volte anche un po’ austero che fa tanto “power dressing”.
Sia che sia declinato in versione total come abiti o tailleur sia come pezzo unico (cappotti, gilet o blazer), il gessato riesce a conferire un tocco di grande charme e personalità a qualsiasi outfit ed è diventato oggi uno dei motivi irrinunciabili nel guardaroba femminile, proprio perché in grado di giocare in modo interessante e malizioso proprio con il contrasto fra l’impatto austero e un po’ androgino del tessuto e la femminilità di chi lo indossa.
Sempre sull’onda del contrasto è perfetto l’abbinamento con un tacco molto alto, per un effetto super sexy, o con un jeans per un impatto più casual e street style, divertente invece l’accostamento con i colori accesi di stagione (anche nella versione fluo) o il ricorso alla versione over, perfetto e più tradizionale l’abbinamento con una camicia bianca che fa tanto donna manager. Pur essendo oggi disponibile in mille varianti (come riga intera o spezzata, di spessore minimo o evidente, bianca o colorata), il gessato rimane comunque una fantasia dal rimando classico e rigoroso in grado di conferire autorevolezza a qualsiasi outfit ma capace di adattarsi facilmente ad interpretazioni più easy, delicate e fantasiose (magari spezzando il rigore delle righe con un accessorio coloratissimo o abbinandolo a tessuti dall’impatto più casual (come sanno bene le it girls stile Kaia Gerber, immortalata a Parigi con pantaloni morbidi, a vita alta e gessati abbinati a sneakers candide e giubbotto d pelle, in un mix easy chic comodo e fashion allo stesso tempo). Particolare anche l’abbinamento con rigati di altro spessore o colore (anche se il rischio di eccedere diventa più alto) o con fantasie a contrasto (e anche in questo caso il mix & match deve essere operato con particolare attenzione). Per chi non volesse rischiare cadute di stile la soluzione ideale è quella di ricorrere ad un completo…e se lo si vuole “regale”, Re Giorgio (Armani), che del gessato ha fatto una delle sue punte di diamante, è la risposta vincente.
Laura Corigliano.
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