MANNISH STYLE

Lo stile mannish è una delle tendenze “forti” viste sulle passerelle per questo autunno/inverno. Non è certo la prima volta che viene proposto, ma non dimostra assolutamente la sua l’età e anzi continua a riaffermarsi come un evergreen dal fascino immortale. La sua grande capacità seduttiva nasce proprio dal contrasto fra le linee rubate al guardaroba maschile (rivisitate però in chiave spesso ipersensuale) e la femminilità di chi lo indossa per un effetto che, molto spesso, si rivela davvero affascinante. Oltre a ciò questo tipo di abbigliamento si afferma per la sua ironia, per il tocco ribelle ma anche, ammettiamolo per l’estrema praticità che lo contraddistingue. Lo troviamo già con il neodandismo degli anni ’20 a indicare una donna forte, grintosa e fuori dagli schemi. Con Marlene Dietrich, negli anni ’30 lo stile androgino si impone in tutta la sua sensualità, Katharine Hepburn lo propone con un tocco estremamente elegante e delicato; arrivano poi l’interpretazione tutta curve e carattere di Liza Minelli e quella invece sottile, quasi evanescente di Twiggy negli anni ’60, per arrivare a tempi più recenti con lo stile androgino estremamente glamour di icone della musica, del cinema e dello spettacolo quali Tilda Swinton, Ennie Lennox, Milla Jovovich, Grace Jones. Insomma è chiarissimo quanto lo stile maschile invece di togliere femminilità sembri sottolinearla. E quindi bando agli indugi e scopriamo come trasformarci in una perfetta garçonne grintosa, maliziosa e sensuale con pochi capi e pochi trucchi! Sicuramente la base da cui partire è il pantalone di taglio classico, oppure un tailleur (meglio se gessato) ma strepitoso è anche lo smoking abbinato ad una camicia iperfemminile, sciancrata, bianca (per il massimo della linearità) o fantasia (per smorzare l’effetto formale). In alternativa benissimo anche le giacche lunghe o doppio petto, i pantaloni a vita alta, i pullover dal collo alto, i jeans boyfriend... e sopra cappotti dritti e lunghi o trench. Molto interessante è anche l’abbinamento fra capi prettamente femminili (ad esempio una pencil skirt) con sopra una camicia da uomo lasciata fuori, magari anche con le maniche arrotolate e sopra un gilet per giocare con le sovrapposizioni.

Un ruolo importantissimo viene ricoperto dagli accessori e, anche in questo caso abbiamo davvero solo l’imbarazzo della scelta: papillon e cravatta (per un tocco spiritoso), le bretelle (che fanno tanto Wall Street), i cappelli (meglio se a tesa larga alla Humphrey Bogart o alla Mr. Crocodile Dundee per un look misterioso/avventuroso), fazzoletti da taschino e ai piedi mocassini o scarpe stringate in perfetto stile british (comode e glamour). E poi ancora borselli, cinture, orologi maxi, occhiali leggeri (da vere intellettuali). Per quanto riguarda i tessuti per andare sul sicuro optiamo per il già nominato gessato, il pied-de-poule, il Principe di Galles, l’Harris Tweed, la grisaglia, l’Hopsack, etc…e, per completare il nostro look androgino, non dimentichiamoci dei capelli e del trucco: i primi devono essere o corti o legati magari in uno chignon tiratissimo mentre il make up deve essere delicato e quasi impercettibile. Se però la vostra la natura o l’occasione lo richiedono, sfruttiamo con malizia la linearità di un outfit androgino per sfoggiarlo con un trucco molto marcato, capello sciolto sulle spalle, gioielli importanti e tacchi vertiginosi! Vi assicuro che il contrasto/connubio fra maschile e femminile (grintoso e malizioso, forte e delicato, ambiguo ma non troppo) è di quelli da lasciare a bocca aperta sia gli uomini sia le donne!

 Laura Corigliano.

 

Pantaloni Pinko neri

 

Giacca Pinko con inserti in pelle

 

Giacca LiuJo

 

Giacca Pinko bianca

 

Pantalone bianco Pinko

 

Giacca doppiopetto Elisabetta Franchi 

 

Giacca Pinko taglio smoking 

 

Giacca Patrizia Pepe