June 13, 2018
LA CONSAPEVOLEZZA DELL’OVERSIZE: L'ABITO.
L’integrazione in un mondo che ingrassa.
<<L’abito non deve appendersi al corpo, ma seguire le sue linee. Deve accompagnare chi lo indossa e quando una donna sorride l’abito deve sorridere con lei.>>
Madeleine Vionnet anticipava una tematica delicata: la società che ingrassa e il rapporto con il mondo della moda. Essendo la moda lo specchio dell'habitus della società, per dirla come il semiologo Pierce, essa può e deve trovare una soluzione alla costrizione che ogni donna prova per il proprio corpo e permetterle di sorridere insieme all' abito. L'ideale di bellezza è sempre stato rappresentato dalla magrezza eccessiva di una modella anoressica, che, nel tempo, ha imposto un modello corporeo a cui tutte le donne tendono a perseguire, senza tuttavia riuscire ad adeguarsi. Questo produce spesso un rifiuto psicologico verso il proprio aspetto. Nonostante esistano diverse tipologie di corporatura, perché valorizzarne soltanto una? Da sempre il sistema moda non considera le cosiddette rotondità mediterranee e trascura una gran parte della popolazione che, soprattutto negli ultimi anni, è in forte aumento nei paesi occidentali, così come il suo potere d’acquisto. L'oversize deve essere valorizzato. Alcuni motivi dell'esclusione delle cosiddette taglie forti all'interno di diversi brand riguardano i costi di produzione, il design e la costruzione dell’abito. Si tende a privilegiare un target ristretto che varia in genere dalla 36 alla 44. D’altra parte sarebbe più costosa una produzione di taglie forti e sarebbe anche più complicato realizzare la struttura dell’abito in modo tale da valorizzare il corpo curvy, senza nasconderne le curve. “Le donne tendevano a coprirsi, non a vestirsi”. Negli ultimi anni, alcune aziende si sono concentrate su linee interamente curvy, altre, come la Miroglio, hanno creato addirittura veri e propri brand esclusivamente dedicati alla moda oversize. Lo scopo è quello di donare autonomia e indipendenza al corpo curvy e di liberare la modella dalla rigida funzione di corpo che indossa, trasformandola da elemento secondario in protagonista di uno scenario di stile.
Sarà compito della moda mettere le carte in gioco e dimostrarsi moderna e volta al futuro, rispondendo e ponendosi al servizio delle donne.