"Desideravo talmente assomigliare al tuo personaggio in Colazione da Tiffany che mi ero fatta due codine, avevo comprato un grosso paio di occhiali da sole e indossavo i capi che riuscivo a racimolare più simili al tuo stile. mi hanno sospeso da scuola per colpa degli occhiali". Lettera di Cher a Audrey Hepburn. 

Ieri, 4 maggio, è stato il compleanno della diva britannica, che, di un secolo di moda, ha personificato un'estetica, ridefinendo gli ideali di bellezza femminile. Il suo nome è Audrey Hepburn. Scomparsa nel '93, avrebbe oggi compiuto 89 anni. Il suo stile e la sua eleganza, eternamente eterni, vive oggi non solo nei libri di moda e di storia, ma nell'estetica che ogni donna quotidianamente porta con sé. La sua immagine splende nel riflesso di Holly Golightly, l'elegante e bellissima ragazza che ogni mattina assapora un croissant davanti alle vetrine di Tiffany & Co a New York. Tutti la ricordiamo nel suo indimenticabile tubino nero Givenchy. Ma vi siete mai immaginati la vera colazione della Herpburn? Ebbene, nessun abito elegante, nessuna acconciatura perfetta. Audrey scendeva le scale di casa e, in vestaglia, preparava in cucina la colazione con i figli. Una mela, cereali, un caffellatte e molto spesso pane di segale con marmellata. «Ma quale dieta, Audrey non seguiva nessuna dieta». La sua minuta costituzione era data da un metabolismo particolarmente accelerato e dalle lunghe passeggiate che si concedeva con il marito. Non avrebbe mai fatto a meno dei tre pasti principali. Amava la pasta e il cibo italiano. Soltanto una volta al mese si dedicava alla dieta detox e assumeva uno yogurt e una mela grattugiata. La colazione era molto importante per la diva. Non avrebbe mai concepito di assaporare il croissant da sola davanti ad una vetrina di gioielli. Seppur affascinata dal proprio personaggio, la Hepburn amava la mattina perché la riteneva un fondamentale momento di condivisione con i propri figli. Senza abiti eleganti, sempre nella sua vestaglia, chiacchierava con Luca e Sean, concedendosi a volte anche piccole confessioni.